Crostata alla cannella farcita di cachi e mascarpone

L’ arancione che ti invoglia, non solo zucche ma cachi. Un buongiorno della domenica che si veste di colore, sapore e profumi d’ autunno.
Colazione golosa per un dolce risveglio o un dopo pranzo rustico ma anche un momento di dolcezza cremoso e aromatico. Parliamo di cachi questo frutto che regala sempre tanti spunti in cucina dal dolce al salato.
E così stamattina , fra un thè , il gatto che mi osserva speranzoso del suo piccolo assaggio e la mia fetta nel piattino, vi auguro un felice risveglio ed un sereno trascorrere un giorno felice💖

Potrebbero interessarti queste ricette:

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni
Pubblicità

Ingredienti

300 g farina 00
100 g zucchero semolato
80 ml olio di semi di girasole
1 uovo (intero)
1 tuorlo
1 cucchiaino cannella in polvere
1 cucchiaino lievito in polvere per dolci
1 pizzico sale

Farcitura

250 g mascarpone
2 cachi (maturi)
2 cucchiai zucchero a velo

Pubblicità

Procedimento

In una ciotola, mescola la farina con zucchero, cannella, lievito e sale. Aggiungi l’uovo, il tuorlo e l’olio. Impasta fino a ottenere un composto omogeneo, forma una palla, avvolgila nella pellicola e fai riposare in frigo per 5 minuti.
Dopo il riposo, stendi la frolla a circa 4-5 mm di spessore e fodera una teglia da crostata. Bucherella il fondo e tieni da parte un po’ di impasto per la grata.
Amalgama il mascarpone con lo zucchero a velo (opzionale). Distribuiscilo sulla base della crostata e aggiungi le fette di cachi in modo uniforme.
Usa l’impasto rimanente per creare la grata classica in superficie.
Inforna a 180°C per circa 35-40 minuti, fino a doratura della frolla e cottura della farcitura.
Raffredda la crostata prima di gustarla è un dolce autunnale irresistibile! 😍

/ 5
Grazie per aver votato!

Hai voglia di aiutarmi a migliorare la ricetta, rispondendo a qualche domanda? Grazie!

* Domanda obbligatoria
Pubblicità

Pubblicato da lacucinadibeatrice

Sono Beatrice, ma per gli amici Bea, così come per la mia famiglia che da sempre mi chiama così. La mia è una cucina intesa non solo come luogo fisico ma anche come modus di vita, il calore e il cuore della casa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *